Piano Ruggio è una vasta prateria ad alta quota (1535 mt slm), racchiusa tra le vette della Coppola di Paola, Timpone della Capanna, Serra del Prete (2181 mt slm) ed il monte Grattaculo. Innevato durante la stagione invernale, in primavera regala splendide fioriture, in autunno si riempie di mille colori. La vegetazione è caratterizzata da estesi boschi di faggio e da conifere. Questo pianoro rappresenta il punto di partenza per le escursioni classiche del trekking nel Pollino. Da qui, infatti, si possono raggiungere le cime sopra indicate, ma anche il Belvedere del Malvento, una terrazza panoramica raggiungibile in mezz'ora di cammino da cui si possono ammirare i pini loricati, senza dover affrontare notevoli dislivelli. Al margine ovest di Piano Ruggio sorge il noto rifugio De Gasperi, punto di ritrovo degli escursionisti e tappa obbligatoria per il ristoro post escursione.
Proseguendo lungo la strada che da Piano Ruggio conduce al Santuario della Madonna del Pollino, dopo qualche chilometro si incontra Colle dell'Impiso, località di partenza dei trekking più celerbri del Parco. Questo punto, infatti, rappresenta la principale via d'accesso ai Piani di Pollino, passando attraverso i Piani di Vacquarro. Arrivati ai Piani, la scelta dei sentieri è veramente vasta: Monte Pollino, Serra del Dolcedorme, Serra di Crispo e Serra delle Ciavole sono le cime oltre i 2000 mt slm che da qui si possono raggiungere, ma per chi preferisce affrontare dislivelli minori senza rinunciare a paesaggi meravigliosi le tappe obbligate sono il Giardino degli Dei e la Grande Porta del Pollino, nei pressi di Serra delle Ciavole. Da Colle dell'Impisto è possibile raggiungere Colle Gaudolino (1684 mt slm), esteso pianoro posto ai piedi della parete ovest del Monte Pollino in cui è presente un caratteristico rifugio in legno accessibile ai visitatori. Curiosità: il nome "Impiso" deriva dal termine "impiccato", poichè su questo Colle, sino alla fine dell'ottocento, venivano giustiziati i Briganti mediante impiccagione.
Rappresentano due degli itinerari più appaganti del Pollino Centrale. I sentieri classici partono dal versante est (passando per Casino Toscano e la Grande Porta del Pollino), da nord-est (con partenza da Lago Duglia o Lago Fondo), da nord (partendo da Acquatremola e attraversando Piano Iannace) o da ovest (partenza da Colle Impiso e attraversamento degli sterminati Piani di Pollino). Si giunge a Serra della Ciavole anche attraverso il bosco di faggi denominato "Fagosa", percorrendo il quale si possono ammirare gli "alberi serpente" dei Piani di Acquafredda. Queste due Serre (le più orientali) si possono raggiungere anche durante il periodo ivernale, attrezzati di ciaspole (fornite dal nostro staff) o di sci da alpinismo.
Le vette più alte e rappresentative del Pollino. Raggiungere la loro cima è una vera sfida, ma non mancano le varianti meno impegnative, come il sentiero che conduce sino alla vetta del Monte Pollino attraversando Colle Gaudolino. Il Dolcedorme è senza mezzi termini la vetta più elevata del Parco del Pollino. Dai suoi 2.267 m. s.l.m. la vista può spaziare in ogni direzione senza trovare ostacoli. La variante più impegnativa è la “direttissima”, che da Valle Piana risale il crinale sud “dei loricati”, obbligando ad affrontare un dislivello di 1.400 metri. Per il ritorno si segue un percorso ad anello che discende la cresta delle murge di Celsa Bianca sino al Varco del Pollinello, per rientrare poi verso Valle Piana .Difficoltà: EE (alta) - Lunghezza: 12 km (a/r) Dislivello: 1.400 m - Durata: 9 ore
ABBIGLIAMENTO RICHIESTO: scarponi da trekking, zaino, cappello e giacca a vento. A seconda della stagione è opportuno integrare con maglia termica, pile e piumino.
...presso "La Casa dell'Escursionista", a Cerchiara di Calabria, sopra il Club dell'Escursionista. Una confortevole struttura gestita dalle nostre guide e pensata per gli amanti della montagna, con area relax dotata di parete d'arrampicata, guide escursionistice e mappe del Parco.