Il Monte Sellaro prende il nome dalla caratteristica forma di sella descritta dal valico tra la sua cima e quella del Monte Panno Bianco. Questa montagna è da tutti nominata l'avancorpo del Pollino sul mare, poiché è la prima vetta con pareti verticali che spicca alla vista guardando dalla costa jonica verso la montagna.Dalla cima si gode di una vista privilegiata sul sottostante Santuario della Madonna delle Armi, sull’intero massiccio del Pollino e sul Golfo di Sibari. Proprio per tale ragione, una delle proposte escursionistiche più interessanti è l'ascesa del Monte Sellaro alle 4 del mattino, in modo da osservare il sorgere del sole all'alba. La cima del Sellaro può essere raggiunta da più versanti. Il sentiero classico e più breve parte dal Santuario della Madonna delle Armi (1.000 m. slm.) e ha una durata di circa 4 ore (andata e ritorno), con dislivello di 400 metri. Di durata leggeremente maggiore è invece il sentiero che parte dalla Fonte dell’Acqua Rossa e risale il pendio ovest, per discendere da quello opposto sino al Santuario. Una fitta rete di percorsi meno impegnativi - ma straordinariamente panoramici - attraversa i pendii del Monte Sellaro, conducendo alla scoperta di luoghi sperduti. Ne elenchiamo i più belli:
L'intera area è caratterizzata da un pronunciato carsismo, per cui alle pendici del Monte si trova un grandissimo numero di grotte di interesse speleologico (tra le tante l'Abisso del Bifurto, l'Antro degli Elfi, la Grotta di Pannobianco, di Serra del Gufo e di Damale).
SENTIERO DELLA ANNANZA - Il percorso parte dal centro storico di Cerchiara di Calabria, borgo medievale incastonato nella roccia a 650 m. slm. Si percorre l’antica mulattiera che sovrasta il canyon del Caldanello, lungo il pendio est del Monte Sellaro, giungendo ai costoni di roccia che si affacciano sulla gravina (da cui il termine “Annanza”, ossia “affaccio”). Proseguendo sulle dolci colline con vista sulla costa jonica si arriva nei pressi di un’antica masseria abbandonata, traccia di una fiorente vita rurale passata. Dall'Annanza, anzichè tronare sui propri passi si può allungare fino al Santuario della Madonna delle Armi, passando per la vallata di Sant'Andrea, alle spalle di Serra del Gufo. Difficoltà: T (bassa) - Lunghezza: 5 km (a/r) - Dislivello: 240 m - Durata: 4 ore (variante fino al Santuario implica una difficoltà media, 3 km in più, un dislivello di 400 metri ed una durata di 6 ore)
SENTIERO DEI PELLEGRINI - Questo sentiero rappresenta l'antica via di collegamento tra il paese di Cerchiara di Calabria ed il Santuario di Santa Maria delle Armi, costruito in epoca medievale ai piedi del Monte Sellaro e meta dei “pellegrini” devoti alla Madonna per la grazia che salvò i raccolti nel 1846. Come il sentiero della Annanza (in linea d’aria poche centinaia di metri più in basso), anche questo percorso attraversa il fitto bosco di querce del pendio est del Monte Sellaro, offrendo un'ampia vista panoramica sul Golfo di Sibari. Dopo aver fatto tappa alla Pietra del Brigante (dove secondo leggenda si riunivano i briganti calabro-lucani) si giunge al Santuario. Difficoltà: E (media) - Lunghezza: 4 km (8 km a/r) - Dislivello: 380 m - Durata: 5 ore
PARCO DELLA CESSUTA - Questo parco comunale occupa l'intero versante Est del Monte Sellaro. Il sentiero parte dalla località "Bifurto", nei pressi dell'incrocio che conduce al Santuario. Tappa obbligatoria all'ingresso dell'Abisso del Bifurto, un inghiottitoio profondo 684 metri riservato agli speleologi più intrepidi. Scorta d'acqua nei pressi del Rifugio della Cessuta e si riprende il cammino nel bosco di lecci fino alla Pietra del Brigante, dove ci si ricongiunge al Sentiero dei Pellegrini per arrivare al Santuario. Difficoltà: T (bassa) - Lunghezza: 4 km - Dislivello: 100 m - Durata: 2 ore
SERRA DEL GUFO - Percorrendo gli antichi sentieri dei pastori e dei contadini che avevano i loro possedimenti ai piedi del Monte Panno Bianco, si giunge sul panorammico piano sito in cima a Serra del Gufo, con una ammirevole vista sul mare. Un'alternativa all'ascesa del Monte Sellaro, per chi preferisce trekking meno impegnativi, ma ugualmente gratificanti.
Il morbido crinale est di Timpone di Bardisce conduce alla cima di questo monte, che prende il nome dall’omonimo rapace. La vista spazia dal mare alle vette più alte del Pollino, con uno sguardo di insieme sulla variegata orografia calabro-lucana. Quest'area rappresenta l'habitat ideale del lupo italico, rarissimo da avvistare. Durante l'inverno è facile trovarne le impronte fresche sulla neve. La via di rientro attraversa un vasto altopiano con laghetto naturale e rifugio in pietra, seguendo un gradevole sentiero tra abeti e faggi. Siamo nel mezzo del bosco di Lagoforano, dove una fresca fontana offre ristoro all'ombra degli alberi.
Difficoltà: E (media) - Lunghezza: 9,2 km (a/r) Dislivello: sal. 700 m, dis. 600 m - Durata: 6 ore
Questa imponente Timpa, caratterizzata da strapiombanti pareti alte sino a 800 metri a picco sulle Gole del Raganello, prende il suo nome dal pittoresco borgo di San Lorenzo Bellizzi posto ai suoi piedi.
Per raggiungere la vetta, da cui si ha una vista privilegiata sul Massiccio del Pollino e sul Monte Sellaro con la costa Jonia alle sue spalle, un facile sentiero parte dalla località S. Anna, nei pressi dell'omonima chiesetta. La risalita da questo versante (nord-ovest) ha una durata di circa 2 ore (solo andata).
La variante più difficile parte dalla località Maddalena, nei pressi dell'accesso alle Gole Alte del Raganello. Si risale lungo la cresta sud della Timpa, affrontando piccoli salti di roccia in arrampicata. La parete, da questo lato, è caratterizzata da strati appoggiati in forte pendenza, noti con il nome di "lisci di Pascalone". Questo percorso è rinomato con il nome di "cresta delle Aquile", per via della presenza di una coppia di aquile reali che vive tra queste cime. La sola andata ha una durata di 4 ore.
ABBIGLIAMENTO RICHIESTO: scarponi da trekking, zaino, cappello e giacca a vento. A seconda della stagione è opportuno integrare con maglia termica, pile e piumino.
...presso "La Casa dell'Escursionista", a Cerchiara di Calabria, sopra il Club dell'Escursionista. Una confortevole struttura gestita dalle nostre guide e pensata per gli amanti della montagna, con area relax dotata di parete d'arrampicata, guide escursionistice e mappe del Parco.